Entrare
nello specifico del termine KAIZEN, vista la complessità di significati
ed il contesto in cui la parola si è sviluppata, senza essere prolissi,
è praticamente impossibile! Per questo mi concentrerò nella su
accezione inerente la strategia comportamentale. Per le altre
connotazioni vi invito ad approfondire su Wikipedia dove trovate molte
informazioni interessanti.
KAIZEN è la composizione di due
termini giapponesi, KAI (cambiamento, miglioramento) e ZEN (buono,
migliore), e significa “cambiare in meglio”, “miglioramento continuo”.
Da molto tempo e, purtroppo sempre più spesso, si sente parlare di crisi, dunque in molti si è portati a pensare che siano tempi duri nei quali stringere i denti, stringere la cinghia, stringerci in noi stessi e resistere fino a che qualcosa non cambierà. Eppure, senza rendercene conto, tutta la nostra vita è costellata di crisi più o meno grandi che in qualche modo ci spingono ad un cambiamento per cercare nuovamente la nostra “zona di confort”. Allora perché nel momento di crisi non siamo in grado di vedere l’uscita? Ancora una volta, la saggezza profonda e millenaria cinese e giapponese ci viene in soccorso. Secondo la struttura degli ideogrammi, che come dice la parola, sono legati ad un’idea che spesso non è possibile tradurre semplicemente con una sola parola, dietro ogni “situazione di CRISI” si nasconde una “OPPORTUNITÀ” ed è il nostro Spirito (Shen), visto come sommatoria di tutte le nostre esperienze, a dover reagire, a mettersi in gioco ed evolvere verso una risposta positiva. Il nostro Shen, grazie alla nostra Volontà (Zhì) con la giusta Intenzione (Yi), supporta la nostra Anima (Hun) imprimendo alla nostra Anima corporea (Po) l’energia per l’autoconservazione e per reagire.
Dunque nei momenti di crisi impariamo a scindere i problemi, così come avviene nei kanji giapponesi, e cerchiamo di individuare in essi la parte che può essere trasformata in un’opportunità, in un insegnamento che ci cambierà per sempre.
Cosa cerchiamo nella vita? Come vogliamo ottenerlo? Chi vogliamo essere? Dove vogliamo andare? Insomma, come trovare il proprio ikigai? Secondo il diagramma proposto da Dan Buettner bisognerebbe fare tre liste: una in cui vengono elencati i nostri valori, un’altra in cui si scrivono le cose che ci piace fare e l’ultima in cui compaiono le cose in cui siamo bravi. L’elemento comune delle tre liste sarà il nostro ikigai. Ma trovarlo soltanto non basta, bisogna metterlo in pratica! Guardate il flusso e divertitevi… e se volete scrivete se l’avete già trovato!!!!!
Ikigai in giapponese rappresenta un motivo per svegliarsi la mattina,
una passione da seguire, una ragione di vita, ciò che ci fa sentire a
nostro agio, ciò per cui siamo tagliati…come molte parole giapponesi
contiene al suo interno la parola KI…quella che, normalmente tradotta
con energia, rappresenta il nostro essere più profondo la nostra
essenza, il connubio tra corpo-mente-spirito…
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